Mia nonna Velia, quando terminava lo zucchero, usava la scatola grigia per farmi una piccola casetta delle bambole. Ritagliava la porticina e le finestrelle ed io ci giocavo un po’, più per farla felice che perché mi piacesse veramente. Forse già da allora, infatti, non apprezzavo quel tipo di "costruzione", che mi ricordava troppo i moderni casermoni della periferia di Milano.
via Ponte Vetero ad inizio secolo |
Ho avuto la fortuna di passare i primi anni della mia vita con i nonni materni che abitavano in zona Brera, via Ponte Vetero per l’esattezza, quando era ancora un quartiere abitato da artisti che, la domenica mattina, lasciavano le mansarde, ancora non restaurate e rese lussuose e costose dimore, e scendevano in strada per esporre i loro capolavori ai passanti.
Ora Milano è cambiata, anche il centro è irriconoscibile ai miei occhi, le porte non sono più lasciate aperte, come facevano i miei nonni, tranquilli che nessun estraneo sarebbe entrato per rubare o farci del male. Passeggiando tra le macchine parcheggiate selvaggiamente anche sui marciapiedi, non ci si saluta più come una volta, anche se magari non ci si conosceva, solo per educazione e cortesia.
La Chiesa di Sant'Invenzio a Gaggiano |
Sarà per questi motivi, pur non rinnegando anche quello dell’esorbitante costo degli appartamenti a Milano, che ora abito fuori città, in un delizioso paesino che si chiama Gaggiano.
Mio marito Stefano ed io ce ne siamo innamorati subito e abbiamo aspettato due anni prima di riuscire a trovare una casetta in vendita, poiché questo comune affacciato sul Naviglio Grande cerca di mantenere le sue costruzioni storiche, ristrutturandole con amore anziché abbatterle e sostituirle con più anonime e moderne abitazioni.
Vivere qui mi ha riportato indietro nel tempo.
La cittadina è a misura di uomo: si esce a piedi per fare la spesa e quando ci si incontra per strada ci si sorride e ci si saluta come se tutti fossero vecchi conoscenti. I bambini vanno a scuola sorridenti e le auto si fermano al loro passaggio sulle strisce pedonali.
Dintorni di Gaggiano |
Uscendo di casa, posso attraversare il ponticello pedonale storico e salire sulla mia bicicletta per una meravigliosa passeggiata sulla pista ciclabile che mi conduce verso Abbiategrasso e poi, volendo, fino al Ticino.
Svariate specie di volatili attirano spesso la mia attenzione e i campi verdi o dorati mi infondono sempre una grande sensazione di libertà e di serenità.
Per me un paradiso e a soli 14 chilometri da quella che rimane comunque la mia adorata città natale.
Per me un paradiso e a soli 14 chilometri da quella che rimane comunque la mia adorata città natale.
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