martedì 17 maggio 2011

Festeggiamenti per il Compleanno


Dato che oggi è il mio compleanno (sigh!), ho pensato di fare un po’ di ricerche sull’origine di questo festeggiamento e sulle usanze che lo riguardano nelle diverse parti del mondo.
Innanzi tutto ho scoperto che i primi festeggiamenti di cui si abbia notizia risalgono al tempo dei faraoni e precisamente nel 3000 a.C. 
Festeggiavano solo gli appartenenti alle classi abbienti e di sesso maschile (le donne purtroppo non potevano farlo a meno che non si trattasse della regina) con banchetti regali a cui potevano eccezionalmente partecipare anche i servitori e alcuni schiavi.
la dea Artemide
L’idea di festeggiare il compleanno con una torta, venne invece ai Greci. Ne troviamo testimonianza nei racconti di Filocoro, dove si narra che per celebrare la dea Artemine, signora della luna e della caccia, i pasticceri reali preparavano una grande torta di farina e miele. Si presume che sopra di essa ci fossero già le candeline accese, che rappresentavano, appunto, la luce della luna.
La tradizione proseguì con i Romani, ma ebbe una battuta di arresto con l’avvento del Cristianesimo, che preferì celebrare la morte e il martirio dei propri Santi.
Nel IV secolo la Chiesa cambiò il proprio atteggiamento, e, con la tradizione del Natale, il mondo occidentale riprese a celebrare i compleanni. Usanza che si diffuse in tutta Europa a partire dal XII secolo, quando le chiese parrocchiali iniziarono a registrare ufficialmente la data di nascita dei bambini.
una "Kinderfest" nel 1903
Fu, infine, in Germania dove i contadini tedeschi inventarono la “kinderfest”, festa per il compleanno dei bambini, da cui deriva l’odierna usanza di festeggiare i compleanni, ora anche degli adulti. Il bambino che compiva gli anni veniva svegliato all’alba con una torta ornata di candeline, il cui numero ne contava una più della sua età, perché quella addizionale rappresentava la “luce di vita”. Le candeline erano tenute accese per tutto il giorno (sostituendole di volta in volta), e al termine della cena, il cui menù era stato scelto dal festeggiato, c’era il rito della torta. Chi compiva gli anni, prima si spegnere con un unico soffio le candeline, poteva esprimere segretamente un desiderio, dopodiché si mangiava la torta e gli si offrivano i regali.
Ecco alcune usanze per festeggiare il compleanno dei bambini, in diverse parti del mondo:
Bambini africani
In Africa, il compleanno coincide spesso con la cerimonia di iniziazione, durante la quale si imparano le leggi, le tradizioni e le credenze della tribù di appartenenza.
In Argentina, i bambini ricevono un tiro sul lobo dell’orecchio per ogni anno compiuto. Usanza che è valida anche per alcune regioni italiane.
Bambini cinesi
In Cina, gli amici e i parenti del festeggiato vengono invitati a casa a pranzo. Il menu prevede tagliatelle che simboleggiano un augurio di lunga vita.
In Danimarca, viene esposta una bandiera che indica che qualcuno sta compiendo gli anni in quella casa. I regali vengono disposti intorno al letto del bambino, che li troverà così al suo risveglio.
Bambini inglesi
In Inghilterra, si usa mescolare alcuni oggetti benaugurali all’impasto della torta (ad esempio una monetina per augurare prosperità economica). Attenzione quindi quando la si addenta!
In Olanda, il bambino riceve un regalo particolarmente grande per il compleanno che cade negli “anni di corona” (quelli pari). Inoltre, la famiglia decora la sedia del bambino con dei fiori.
Bambini indiani
In India, il compleanno si festeggia a scuola, dove, indossando un abito molto colorato, il bambino regala cioccolatini ai compagni di classe.
In Irlanda, il bambino viene sollevato a testa in giù e “sbattuto” sul pavimento per buona fortuna, tante volte quante sono i suoi anni più una volta per buona fortuna. (Spero che in Irlanda i bambini abbiano la testa…”dura”!).
Bambini irlandesi
In Israele
, si alza sempre il bambino in alto, tante volte quanti sono i suoi anni, ma seduto su una sedia e sorretto da tutti i componenti della famiglia.
Anche in Norvegia
, la festa di compleanno viene organizzata a scuola, dove il festeggiato sceglie con quale compagno ballare, mentre gli altri intonano la canzone di buon compleanno.
Bambini filippini
Anche nelle Filippine, si prevede un pranzo a base di tagliatelle, simbolo ed augurio di lunga vita.
Infine in Russia, nella torta di compleanno
vengono celati i messaggi di auguri.



Buon Compleanno a chi, come me, compie gli anni il 17 maggio, tra cui:

Corrado Guzzanti, attore e comico;
Enya, cantante;
Francesco Nuti, attore e regista;
Gianni Minà, giornalista;
Mauro di Francesco, attore e comico;
Pino Scaccia, giornalista;
Roger Pramotton, ex campione di sci.



lunedì 9 maggio 2011

Giardini Verticali...Sostenibili

Giardino Verticale
Dal 4 al 6 maggio a Verona si è svolta una fiera molto interessante: Greenbuilding 2011, 5° edizione  dedicata all'edilizia sostenibile.
Uno delle aziende presenti che mi ha colpito maggiormente è la bresciana Coar, con le sue proposte Wall up®, che riguardano la creazione di giardini verticali.
Si tratta di vere composizioni di piante e fiori che grazie a una speciale struttura in alluminio (quindi riciclabile) possono però essere installate sulle pareti degli edifici.
Una collaborazione tra il sapere del settore vivaistico e idraulico con quello dei serramenti e delle facciate degli edifici ha dato vita a questa rivoluzionaria soluzione architettonica efficace, duratura ed ecologica.
Compensare l'emissione dell'anidride carbonica
Oltre a portare vantaggi estetici, il giardino Wall up® garantisce l’isolamento termico e acustico degli edifici, purifica l'aria circostante mediante l’assorbimento di CO2 da parte delle piante e favorisce il benessere psicofisico delle persone, come dimostrato da numerose ricerche sugli effetti della vegetazione sul sistema nervoso umano.
E' stato calcolato, infatti, che 10 metri quadri di giardino verticale neutralizzano 3 quintali di anidride carbonica!
E sostenibile è anche la performance del loro sistema di “alimentazione” che vede un serbatoio raccogliere l'acqua piovana necessaria per irrigare le piante, mentre un pannello fotovoltaico fornisce ad una pompa l'energia occorrente a riportare l'acqua in eccesso nuovamente al serbatoio.
Es. di giardino verticale casalingo
Ma l’azienda non si è fermata qui ed ha pensato che anche ognuno di noi avrebbe voluto poter usufruire di Wall up® nel suo ambito domestico.
Nasce quindi Pratico Wall up®, un kit fai da te che permette di costruire in piena autonomia una parete verde casalinga con un sistema di fioriere, sempre di alluminio, ancorate ad una struttura di metallo da fissare ad una parete.
Non solo informazioni

Infine si è pensato di applicare il sistema Wall up® anche alle installazioni mobili presenti all’interno degli edifici commerciali e delle fiere, i cosiddetti “totem informativi”, con il “Muretto” Wall up®.
Es. di Muretto Wall up
Questa struttura presenta 2 lati, di cui uno utilizzato per l’affissione di manifesti, grafiche e comunicazioni, mentre sull'altro è montato appunto un giardino verticale completamente autonomo.
Sono sempre più lieta di trovare aziende completamente italiane che si impegnano per inventare e produrre realizzazioni che contribuiscono al nostro benessere ma che sono anche riciclabili e sostenibili.

venerdì 6 maggio 2011

2° Giornata Nazionale della Bicicletta!

La locandina della manifestazione
Domenica 8 maggio 2011 è la seconda Giornata Nazionale della Bicicletta e questo mi da lo spunto per scrivere due righe su questa bellissima invenzione e le piacevolissime opportunità che offre.

Questa primavera, grazie anche ad un po’ di tregua concessami dalla mia allergia alle graminacee, Stefano ed io ci stiamo dedicando a delle bellissime gite nei dintorni a sud di Milano.

La bicicletta ci dà la possibilità di fare del sano esercizio fisico, e di raggiungere, senza inquinare, luoghi che altrimenti ci sarebbero sconosciuti.

La Conca del Naviglio di Bereguardo ad Abbiategrasso
Domenica scorsa, per esempio, abbiamo percorso la pista ciclabile che affianca il Naviglio Grande e abbiamo raggiunto dapprima Abbiategrasso, dove il Naviglio si biforca in due rami: uno conduce al  Lago Maggiore, mentre l’altro prosegue verso Bereguardo (il “beau regard” cioè “luogo piacevole” dei medioevali nobili francesi e successivamente dei Visconti), mutando appunto il nome in Naviglio di Bereguardo, che raggiunge dopo 19 km.

Il Naviglio di Bereguardo
Quest’ultimo ramo del Naviglio, iniziato nel 1420, fu realizzato in gran parte tra il 1457 e il 1470 per volontà di Francesco I di Sforza, duca di Milano, e divenne importantissimo fino al 1890, quale unica via di collegamento tra il mare e Milano, prima che il completamento del Naviglio Pavese gli rubasse il primato.

La nostra destinazione finale doveva dunque essere Bereguardo, ma abbiamo deciso che non si potesse non fare una piccola deviazione per una sosta a Morimondo.

Segnali del bivio per Morimondo
Situato a soli 5 km da Abbiategrasso, il piccolo e delizioso paesino è noto soprattutto per la sua magnifica Abbazia, la cui primissima fondazione risale addirittura al 1134, quando arrivarono i primi monaci da Morimond, vicino a Digione, per iniziare una lenta opera di bonifica delle terre che si trovano sulla riva sinistra del fiume Ticino, trasformandole in una fertile zona agricola.

L'Abbazia di Morimondo
I lavori per l’edificazione dell'Abbazia iniziarono nel 1182 e portarono alla bellissima chiesa che ancora oggi, intatta, ospita moltissimi eventi durante tutto l’anno, con mostre e concerti che, soprattutto durante il periodo natalizio, attirano moltissimi visitatori.

Morimondo è così piacevole da essersi guadagnata la presenza in vari documentari e film, ultimo dei quali “Cado dalle Nubi” di Checco Zalone, che ha scelto i paesini e le campagne del Parco Sud Milano anche come scenari per la sua seconda pellicola, "Che Bella Giornata", proprio in questi giorni nelle sale cinematografiche.

La Cappella della Madonna
Dopo una gradevole sosta con un panino, seduti all’ombra degli alberi della piazzetta di fronte al palazzo del Comune, siamo ritornati alla pista ciclabile, passando davanti alla piccola cappella dedicata alla Madonna, e abbiamo ripreso il tragitto verso Bereguardo.

Naviglio di Bereguardo
Complice anche l’ora del pranzo, la ciclabile si presentava deserta e l’unico rumore presente era dato dagli uccellini di passaggio e dalle numerose e chiassose ranocchie.

Il Monumento ai Patrioti
La fine della pista ciclabile coincide con l’arrivo a Bereguardo, dove abbiamo fatto una piccola sosta nella piazza dedicata ai Patrioti. 
L'omonimo monumento si erge proprio a fianco delle mura del castello dei Visconti, che, sebbene in questo momento celato in parte dalle impalcature per la sua ristrutturazione, conserva sempre un grandissimo fascino.

Sulla via del ritorno...
I circa 20 km di ritorno sono stati senz’altro i più faticosi, non essendo ancora troppo allenati, ma ci hanno ripagato la quiete delle immense distese di campi, la leggera brezza primaverile e la certezza di avere ben speso la nostra domenica.
L’arricchimento, se mi passate il termine, che le passeggiate in bicicletta danno non è purtroppo spiegabile a parole: bisogna provarlo!

Fortunatamente le persone stanno sempre più avvicinandosi alla bicicletta, sia per il tempo libero che per gli spostamenti della quotidianità. E speriamo che le piste ciclabili diventino sempre più presenti sul territorio nazionale.

Nel frattempo, per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, vi segnalo alcuni siti utili:
http://it.wikiloc.com/percorsi/ciclismo/italia ottimo sito, suddiviso non solo per regione, ma anche per tipo di percorso e relativa difficoltà.

www.piste-ciclabili.com altro sito molto completo ed aggiornato, suddiviso anch’esso per regioni e con indicazioni aggiuntive perfino sulle condizioni del fondo stradale, sul dislivello dei percorsi ciclabili, con l’aggiunta di commenti e foto direttamente dagli appassionati di cicloturismo.

Non mi resta che darvi appuntamento sulla vostra “due ruote” verso nuove coinvolgenti e meravigliose destinazioni!