Eccomi a Stintino (Sardegna) |
Da qualche anno ho avuto la fortuna di conoscere un’altra regione italiana e di scoprirla meravigliosa (difficile in verità trovarne una brutta), ma non posso nascondere che la Sardegna mi ha davvero stregato.
Tanto che mi sono domandata il perché a volte ci si imbarchi in lunghi voli intercontinentali, quando abbiamo già qui vicino un mare così bello.
Tanto che mi sono domandata il perché a volte ci si imbarchi in lunghi voli intercontinentali, quando abbiamo già qui vicino un mare così bello.
Ma
oggi non voglio parlare delle bellezze marine del luogo bensì, avvicinandosi la
Santa Pasqua, di come questa venga festeggiata sulla “nostra” bellissima isola.
In Sardegna, infatti, le celebrazioni legate alla Settimana Santa (Sa Chida Santa) sono molto sentite e vissute con un intenso trasporto spirituale, che viene trasmesso durante cerimonie religiose che diventano eventi di grande emozione per chi ha la fortuna di assistervi.
Secolari
tradizioni di origine spagnola si fondono con antichissime usanze
mistico-religiose locali (campidanesi, logudoresi e barbaricine) per dar vita a
riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e suggestione.
Duminica 'pramas |
Sos Misterios |
Giovedì è il primo giorno del triduo
pasquale che si articola nei momenti della Passione e Resurrezione del Signore.
Durante il Jobia Santa le profezie funeste del tradimento di Giuda e del
rinnegamento di Pietro sono protagoniste insieme alla ritualizzazione
dell’Eucarestia: Cristo offre il proprio corpo e sangue e chiede alla
Chiesa di riproporre questa testimonianza fino alla fine dei tempi.
La decorazione dei Sepolcri (sos Sepurcros) con
spighe di frumento segna la fine della liturgia che vedrà i fedeli compiere il
percorso delle sette chiese con la Madonna Addolorata.
Il Venerdì Santo (Chenapura Santa) raggiunge, come
è logico, il suo momento di maggiore coinvolgimento nella crocifissione: attimi
catartici che racchiudono il più intricato e affascinante dei misteri del culto
cristiano.
La domenica di Pasqua saluta l’alba con un vociare
festoso e l’aria si riempie di frasi come “bibu est Deus” (Cristo è vivo): i
cori accompagnano la ricongiunzione tra il simulacro di Cristo Risorto
con quello della Madonna sottolineando, con lo scambio degli auguri, che Pasqua
alberga tra i cuori dei presenti rinsaldati nella fede.
Le processioni dei Misteri, i Sepolcri, la crocifissione (S’Incravamentu) e la deposizione della Croce (S’Iscravamentu), fino alla riunione di Gesù risorto con la Madonna (S’Incontru), sono così coinvolgenti e non possono non toccare il cuore di tutti, fedeli e non.
Le processioni dei Misteri, i Sepolcri, la crocifissione (S’Incravamentu) e la deposizione della Croce (S’Iscravamentu), fino alla riunione di Gesù risorto con la Madonna (S’Incontru), sono così coinvolgenti e non possono non toccare il cuore di tutti, fedeli e non.
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